Orfanatrofio della misericordia
Quanta Fretta….nel passare delle stagioni
Ma l’amore sincero e puro rimane sempre e per sempre
L’amicizia vera e pura è un dono di Dio
Il tempo dell’infanzia passa e vola nel nostro cammino dolcemente
ma eravamo noi di adesso nell’ anima senza età
Cosa chiederei hai miei amici infanzia?
Come stai ? come va il tuo cammino…
Tutto era profumato dalle nostre anime pure
I sorrisi erano tanti e la gioia di tempi di spensieratezza
erano tanti gessetti colorati e le nostre aule erano delle piccole
astronavi dove sognavamo e vedevamo il passare delle stagioni luminose
Alla fine della scuola c’era sempre un sorriso a casa che ti aspettava
E C’era chi non aveva nulla, e viveva in una casa che si chiamava orfanotrofio
Ti chiamavi Ciro caro amico , non avevi mamma e papà ,abbandonato per storie tristi
Violente di chi non può capire la normalità della vita. Ma eri un ometto di bontà
Ma quando venivi a casa con me nei pomeriggi nella mia casa ,
eravamo fratelli uniti dalla innocenza che niente e nessun ci separava
eravamo nel presente infinito
Stavamo insieme a giocare era la cosa più seria che potevamo fare
La tua tristezza arrivava al cuore nel momento di ritornare nel tuo orfanatrofio
Alla sera, ma c’era sempre un domani a scuola , caro amico caro senza famiglia
io mi sentivo in empatia la tua angoscia, l’ho sempre nascosta per darti forza ,
mi insegnavi che la forza è di sorridere sempre anche davanti al Buio dell’Abbandono.
E che alla sera eri solo , ma avevi altri fratelli in quella casa accoglienza,
tanti fratelli uniti senza famiglia, la sera Le suore vi accoglievano nel loro mantello a volte
freddo ma non mancava la Sorella con la dolcezza , era la mamma di tutti..
ma non era la luce della famiglia, non potevo stare troppo con te nei pomeriggi nella mia casa ,
l’orfanatrofio diceva alla mia mamma, che forse non faceva bena al bambino di stare tanto tempo
in una famiglia vera, poteva vedere troppo amore “la differenza” ,ma il diverso non esiste
nel mondo dei bambini, noi eravamo due bambini che giocavamo solo per gioia dell’Amore
di stare insieme e vedere la luce sotto lo stesso cielo, i prati e il pallone erano la nostra missione.
Volare a pensare a quello che saremmo diventati
da grande, pompieri …astronauti
poi un giorno mi hai guardato con occhi tristi, confusi
mi hai detto che ti avevano trovato una famiglia adottiva
mi hai salutato frettolosamente ,i tuoi occhi erano di chi perdeva l’amico per sempre
lucidi e pieno di affetto , eravamo smarriti ,ma andavi nella famiglia vera
spero sempre che tu hai trovato la pace , c’è tanta bontà nel prossimo
non perdo mai la speranza , spero e credo che tu hai ora la tua famiglia
sono ritornato nell’orfanatrofio pochi anni fa , volevo ritrovarti
ma niente è stato registrato, negli anni 80 non veniva gestita la permanenza
di chi aveva quella come casa, ora hai 50 anni , il 16 aprile era il tuo compleanno
abbiamo spento insieme 3 candeline
non ho foto, ma sei vivo sempre nel mio cuore , le foto me conservo nel cuore vive.
grande amico che ritrovo nella luce il tuo sorriso quando ti penso
e splenderà per sempre, non importa dove sei.
ma la gioia mi fa sperare che delle notti, tu guardi il cielo
e ricordi il mio sorriso e io faccio lo stesso quando penso a te ….
Grazie A Dio di avermi fatto conoscere un amico scomparso nell’infanzia vera.
Per Amore di una Famiglia vera.
Gloria a Dio
Gesù proteggi i bambini abbandonati , donagli la pace
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Grazie
roberto
scritto 18 - 2018